Il Cioccolato è definito sin dall’antichità “cibo degli dei” per le sue particolari qualità… qual è la verità e dove inizia la fantasia?

Il cacao è un alimento onnipresente che riscuote grandissimo interesse, un po’ per la sua composizione, un po’, diciamocelo, per la speranza di poter trovare una giustificazione al suo consumo senza incorrere in sensi di colpa. I benefici attribuiti al cacao sono dovuti, soprattutto, alla presenza dei flavonoidi, una classe di polifenoli molto presente negli alimenti di origine o derivazione vegetale quali il tè, il vino rosso, gli agrumi e i frutti di bosco. Questi antiossidanti naturali sono da tempo studiati per la loro capacità di limitare gli effetti negativi associati a ipercolesterolemia, ipertensione e infiammazione sistemica, esercitando, quindi, un ruolo protettivo per la salute del nostro sistema cerebro-cardiovascolare. Va tenuto presente che nel cioccolato più è alta la percentuale di cacao maggiore è il contenuto di flavonoidi: 100 grammi di fondente ne contengono, in media, 50-60 mg, mentre in un’analoga quantità di cioccolato al latte ne ritroviamo soltanto 10 mg. Addirittura, la percentuale di flavonoidi è nulla nel cioccolato bianco per l’assenza totale di cacao tanto che in alcuni paesi, sino a pochi anni fa, questo non poteva neanche essere chiamato cioccolato. Il cioccolato “nero” e quello al latte, oltre a diverse percentuali di cacao, contengono percentuali diverse anche di zucchero e burro di cacao. Nel cioccolato fondente c’è la minore quantità di zuccheri semplici e la maggiore quantità di cacao e burro di cacao. È per questo, infatti, che si consiglia di preferirlo rispetto agli altri.

Via alle abbuffate di cioccolato fondente quindi? Attenzione!

Per valutare oggettivamente le proprietà del cioccolato, bisogna tenere conto di tutti i nutrienti che esso contiene. I flavonoidi, infatti, non “cancellano” le calorie dei grassi che nel cioccolato la fanno da padrone. Ciò che spesso genera confusione nella scienza della nutrizione è l’errore di prendere l’effetto di un singolo nutriente e di generalizzarlo a tutti gli alimenti che lo contengono. In altre parole, dire che i polifenoli hanno un effetto benefico per la salute cardiovascolare non equivale a dire che il cioccolato, poiché ricco di polifenoli, aiuta a prevenire l’infarto, in quanto va considerato l’elevato quantitativo di grassi che lo configurano come alimento calorico che va consumato con moderazione. E questo, purtroppo, vale anche per il fondente. Paradossalmente, più è fondente il cioccolato, meno zuccheri contiene ma più è alta la percentuale di grassi e, quindi, di calorie, in quanto maggiore è la quantità di burro di cacao presente.

Perciò, se l’intento è quello di tutelare la salute cardiovascolare, probabilmente è più razionale fare un altro tipo di scelte e, in generale, avere uno stile di vita sano e sempre attivo.

Al cioccolato lasciamo la bellezza di essere una coccola preziosa capace di far bene all’umore!

 

Bibliografia ed approfondimenti:

Cioccolato – Le Scienze, Dario Bressanini

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